LeTagliole, la perla nascosta della Valle del Pelago
Esplora Tagliole, un affascinante mosaico di casolari nell’Appennino Modenese, a due passi dal Lago Santo. La storia e la natura ti aspettano!
A pochi chilometri dal Lago Santo modenese, immerso nel verde di una delle vallate più suggestive dell’Appennino settentrionale, sorge Tagliole, una frazione incantevole del comune di Pievepelago (MO). Non si tratta di un semplice borgo, ma di un mosaico di casolari, piccoli agglomerati abitativi sparsi, che insieme compongono un paesino autentico, dove natura e storia si abbracciano da secoli.
Un paesaggio scolpito dall’acqua e dal ghiaccio
Il cuore delle Tagliole pulsa nella sua geografia viva: la località è attraversata dal Rio delle Tagliole, un corso d’acqua cristallino che nasce in alta quota da Foce a Giovo, alimentato dagli emissari dei suggestivi laghi alpini della zona – Baccio, Torbido, Turchino e naturalmente il Santo. La foce del rio è così rilevante da essere considerata punto di origine per il calcolo della lunghezza del fiume Panaro, secondo per portata nella provincia di Modena.
Qui la natura ha lavorato con maestria, lasciando evidenti le tracce del suo passato glaciale: morene, terrazze sospese e valloni modellati nel tempo creano un ambiente dal fascino antico, ideale per chi ama camminare e scoprire, passo dopo passo, la storia geologica del territorio.
Un territorio complesso e affascinante
L’abitato si adagia su un versante che si divide in due grandi aree, separate da una cresta modesta ma significativa, su cui si sviluppa il nucleo più antico. Il paesaggio, guardando verso il Monte Nuda, si fa più aspro: scarpate imponenti, frane antiche, rocce resistenti e strati di arenarie, marne e argille raccontano millenni di evoluzioni geologiche e ambientali.
Non è raro imbattersi in depositi morenici ben conservati, segno evidente dei ghiacciai che un tempo modellavano queste alture. E ancora oggi, fenomeni franosi attivi o quiescenti sono attentamente monitorati, a testimonianza di un ambiente vivo e in trasformazione.
Monumenti, memoria e spiritualità
Il borgo custodisce veri gioielli del passato. La Chiesa di San Giovanni e Al nome di Maria, costruita nel 1613 e ristrutturata a partire dal 1870, svetta con il suo campanile sopra i tetti delle case, divenendo faro visivo e spirituale per l’intera valle. Accanto, un olmo secolare e una piccola cappella rendono il luogo ancora più evocativo.
Ma è Casa Mordini a custodire un record naturale straordinario: qui si trova l’Olmo montano più vecchio d’Italia, silenzioso guardiano del tempo accanto a un oratorio dedicato alla Madonna di Montenero, che collega simbolicamente la montagna alla devozione popolare.
Tradizione e accoglienza
Le Tagliole non è solo natura e quiete: è anche comunità viva, che negli ultimi anni ha saputo organizzare una delle feste più attese dell’intera area. Parliamo de “La Valle dei Briganti in Festa”, che si tiene solitamente tra il 10 e il 14 agosto. Nato grazie all’impegno di un gruppo di residenti e appassionati, l’evento propone ogni estate un mix irresistibile di gastronomia tipica, musica, spettacoli e folklore, diventando punto di riferimento per turisti e abitanti della montagna.
Chi visita questo paese oggi può anche godere di percorsi naturalistici come il sentiero “Antiche Orme”, gustare i piatti della cucina locale nei tre ristoranti presenti, dormire in un albergo a conduzione familiare e scoprire i sapori del sottobosco grazie alla piccola azienda agricola locale.