Sant’Andreapelago: un gioiello tra storia e natura

Sant’Andreapelago: un gioiello tra storia e natura

🌄 Sant’Andreapelago: un gioiello tra storia e natura

A circa 1 000 m s.l.m., Sant’Andreapelago è un borgo che racconta antiche presenze e storie di montagna. Costruito sulle pendici della Via Vandelli, conserva testimonianze di un passato ricco: dalle Capanne Celtiche all’imponente Torrione, dalla chiesa cinquecentesca alla pittoresca Fontana del Baronio. Ogni angolo trasuda tradizione e memoria locale


🏰 Il Torrione: baluardo dei Montegarullo

Sopra il borgo svetta il maestoso Torrione, residuo di una fortezza edificata dalla nobile famiglia dei Montegarullo, dominatori medievali della vallata .

Le sue mura spesse sorvegliavano antichi percorsi di transito e viandanti. Sul versante occidentale, tra rovine e boschi, si respira ancora l’eco di un’epoca di confine, quando il controllo della valle era una questione strategica.


🛣️ Via Vandelli: l’arteria dell’Illuminismo

Progettata tra 1738 e 1751 dall’abate Domenico Vandelli su mandato di Francesco III d’Este, la Via Vandelli collegava Modena a Massa, fornendo uno sbocco diretto al mare e rappresentando un’opera ingegneristica all’avanguardia (it.wikipedia.org).

Il suo tracciato in quota, ancora visibile attorno a Sant’Andreapelago, conserva tratti lastricati, massicciate in pietra e muretti a secco che s’inerpicano tra boschi e prati alpestri .

Un percorso militare, postale e commerciale che ha plasmato la toponomastica e i movimenti montani fino all’inizio dell’Ottocento .

Oggi la Via Vandelli è un patrimonio riscoperto, promosso da CAI e FAI: nel 2023 il FAI ha stanziato 18 000 € per valorizzare tratti e segnaletica, grazie ai 26 000 voti raccolti a livello nazionale .


🛖 Capanne Celtiche: architettura silenziosa

Nelle vicinanze, tra i Casoni e il borgo, si trovano le celebri Capanne Celtiche, costruzioni rurali in pietra con tetti a gradoni, menzionate nei racconti locali .

Tecnicamente non celtiche, queste capanne sono reliquie del mestiere di pastori, boscaioli e carbonai: la loro struttura è stata recuperata e in alcuni casi restaurata (es. Capanna dei Roncacci, rifatta nel 1985 e di nuovo di recente) .

Entrare in una capanna è come aprire uno spiraglio su un’epoca dove ogni pietra e ogni paglia parlano di fatica, resistenza e ingegno popolare.


⛪ La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo

Nel cuore del borgo, la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, con tetto storico e facciata semplice, accoglie fedeli e visitatori.

La facciata della chiesa presenta un prospetto neoclassico , rivestito in pietra da taglio, con la parte mediana corrispondente alla navata centrale sollevata su di un timpano molto marcato su paraste in arenaria; a questa si affiancano le due navate laterali coronate da un cornicione in piano che accentua l’orizzontalità del fronte.

AI portale d’accesso corrispondono al centro dei pannelli laterali due nicchie, poste a racchiudere altrettante statue a grandezza naturale. Molto interessante la parte posteriore dell’ edificio , caratterizzata da un emiciclo absidale con copertura in lastre d’ arenaria sporgenti su teoria di beccatelli sagomati in pietra; confermano un impianto settecentesco i finestrini di colombaia che si aprono la parte posteriore dell’ edificio, nelle due ali laterali , in una delle quali compare un’ archibugiera di recupero, ad uso di pertugio.

All’ interno della chiesa, l’ elemento di maggior pregio è costituito dal soffitto: preziosamente intagliato, reca bassorilievi raffiguranti simboli religiosi tra i qua li la croce di S. Andrea e un ostensorio con aquila.

  • Coperture
    • La copertura in capriate lignee è a falde inclinate, con manto a tradizionali piagne (lastre in arenaria locale)
  • Pavimenti e pavimentazioni
    • La pavimentazione dell’intero edificio è in piastroni accostati di arenaria.
  • Struttura
    • La struttura portante dell’edificio è in muratura in arenaria locale finemente intagliata.

💦 Fontana del Baronio: acqua e socialità

Sulla via principale si trova la Fontana del Baronio, una struttura in pietra viva che attinge l’acqua fresca dei torrenti.

Un tempo era luogo di ritrovo quotidiano: le donne lavavano i panni, i bambini giocavano, i viandanti si dissetavano .

Oggi rimane un simbolo di autenticità e comunità.


🌱 Cultura viva: Ceccardo Roccatagliata Ceccardi

Negli anni passò da Sant’Andreapelago anche il poeta ligure Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, che qui trovò ispirazione e serenità, definendo questo borgo una “seconda patria” . Una testimonianza della capacità attrattiva del luogo, capace di nutrire anche le menti più sensibili.


🎯 Perché visitarlo?

  • Storia e architettura: fortezza medievale, via storica e capanne antiche
  • Spiritualità rurale: chiesa, campanile, tradizione religiosa viva
  • Tradizione collettiva: fontana come luogo di incontro
  • Natura e letteratura: paesaggi che hanno ispirato poeti

🗺️ Un’esperienza autentica

Passeggiando tra le pietre della Via Vandelli, sostando alla fontana, entrando nella chiesa, ammirando il Torrione e scoprendo le capanne, chi visita Sant’Andreapelago compie un viaggio nel cuore dell’Appennino modenese, tra umanità di montagna, ingegno storico e silenzi vivi.